Mourinho: "Resto all'Inter fino al 2012. E non cambio"

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DoCtOr 46
view post Posted on 1/1/2010, 15:58




Tempo di bilanci e, soprattutto di chiarimenti, in casa Inter: al termine di un’annata che José Mourinho giudica positiva, il tecnico nerazzurro puntualizza alcune sue affermazioni apparse sui tabloid inglesi e conferma la volontà di rispettare il contratto con la Beneamata, in scadenza nel 2012.

"In Inghilterra sono stato felice così quando me ne sono andato da lì, ho detto che un giorno sarei tornato ma questo può significare il 2012 come il 2020. Il problema è che si ama molto cambiare le mie parole: io avevo anche detto di essere felice all’Inter e che avrei voluto rispettare il mio contratto fino al 2012 ma si è preferito parlare del mio eventuale ritorno in Inghilterra – ha spiegato Mourinho - Avevo pure detto che non mi piace lasciare progetti a metà ma in Italia è stato scritto che a giugno me ne andrò. Capisco che c’è un prodotto da vendere e magari mi devo rassegnare e adattarmi a questa situazione ma quando dico che ci sono certe cose che non mi piacciono dell’Italia mi riferisco proprio a queste situazioni, in particolare al rapporto sicuramente non positivo con la stampa sportiva italiana”.

“Del resto i media sono in tanti e probabilmente questa guerra è persa in partenza. Però posso perdere la guerra ma non la mia personalità, la mia indipendenza, la mia libertà: quelle non le perderò mai e per questo non sarò mai politicamente corretto – ha aggiunto l’allnatore dell’Inter - Fare il 'lecca... qualcosa', come si dice da voi, non rientra nella mia filosofia: sono indipendente e dico sempre quello che penso, anche quando non piace. Servirebbe più rispetto, certamente anche da parte mia, ma almeno vorrei che non si strumentalizzassero le mie parole”

Chiarito il presente, lo Special One passa ad un'analisi dell’annata 2009: “Del 2009 mi è piaciuto vincere il campionato perché è la competizione della verità, quella nella quale alla fine si vede se si è lavorato bene o male: per noi vincere lo Scudetto è stato fondamentale per l‘autostima e la consapevolezza nei nostri mezzi – ha spiegato lo Special One - Se lo rivinceremo, spero di poter fare con la Curva Nord (il settore più caldo del tifo nerazzurro, ndr) quello che ho fatto dopo il secondo scudetto con il Chelsea, quando regalai ai sostenitori Blues la medaglia che rappresentava il secondo titolo vinto, sarò solo felice di farlo, anche se non avrò migliaia di medaglie da lanciare”.

“Certamente la Champions League è il torneo che ti dà maggiore prestigio internazionale ma è una competizione di dettagli e per vincerla serve che tutto vada bene, anche un po’ di fortuna - ha aggiunto Mourinho - Noi dovremo lavorare per meritare la fortuna che occorre per portarla a casa, quella fortuna che non basta a vincere lo scudetto: dovremo fare come il Barcellona, che ha pareggiato in extremis a Stamford Bridge e poi ha vinto il torneo. Comunque se il 2010 mi darà quello che mi ha dato il 2009 sarò soddisfatto: questo però significa che ci accontenteremo”.

Per finire, l’ultimo chiarimento sul possibile arrivo in casa nerazzurra di Goran Pandev: “Non penso sia giusto che io parli di mercato: io non ho chiesto né di comprare né di vendere nessuno e, quanto a Pandev, nessuno della società mi ha detto 'E’ tuo e arriverà a Milano questo giorno'. Detto questo, tutti sanno che Pandev mi piace perché all’Inter può portare un equilibrio diverso, grazie al suo carattere, alle sue caratteristiche tecniche e alla sua duttilità tattica”, ha quindi concluso il tecnico nerazzurro.
 
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