Diego The Champion |
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| Nikolay Davydenko ha vinto il Masters Atp di Londra: il russo, già finalista nella scorsa edizione del torneo, ha nettamente sconfitto nel match conclusivo l’argentino Juan Martin Del Potro con il punteggio di 6-3, 6-4 in 1h24’ di gioco. Per Davydenko sui tratta del 19° titolo in carriera, il più importante insieme ai tre Masters Series (o Masters 100 che dir si voglia) di Parigi nel 2006, Miami nel 29008 e Shanghai alcune settimane fa, oltre che il più ricco grazie al milione e mezzo di dollari intascato nella capitale britannica.
Contro un Del Potro parso a corto di energie, il russo-ucraino ha ripetuto la splendida prova offerta sabato contro Federer, sfruttando al meglio la sua velocità e il suo gioco d’anticipo per domare la potenza del rivale, l’ultimo vincitore degli Slam 2009 che mancava alla sua collezione di “scalpi londinesi” dopo aver superato Rafael Nadal e Roger.
Nikolay ha concesso solo tre palle-break, annullandole tutte, e strappando due volte il servizio al sudamericano, nel quarto game del primo set e nel nono del secondo. “Per me è incredibile arrivare qui da settimo giocatore del ranking e vincere il torneo: ho sorpreso me stesso”, ha commentato il russo, considerato uno dei giocatori con meno “appeal” del circuito ed uno dei pochi top ten ad essere privo di uno sponsor per la racchetta e con quello dell’abbigliamento che sembra in ritardo sui pagamenti.
Eppure, come già scritto in altre occasioni, Nikolay dovrebbe essere d’esempio per i giocatori che come lui non sono magari alti uno e novanta, che non hanno un colpo definitivo o un gran talento ma che con il lavoro e i sacrifici potrebbero comunque crearsi un tennis d’alto livello e raggiungere obiettivi che a prima vista sembrerebbero irraggiungibili. Ogni riferimento anche a tennisti italiani è assolutamente non casuale.
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