Finali Atp, Federer: "Voglio vittoria e primo posto"

Obiettivo eguagliare Ivan Lendl edizione 1989: Roger Federer si appresa a vivere l’avventura alle Finali Atp con l’obiettivo di vincere e diventare dopo il ceco il primo tennista dell’Era Open a riconquistare il primo posto di fine stagione un anno dopo averlo perso. Se lo svizzero riuscirà infatti a difendere i 945 punti di margine su Rafa Nadal – alle finali Atp ne sono in palio 1500 per chi trionferà imbattuto -, potrà chiudere da re dopo essersi visto strappare lo scettro l’anno passato dopo 237 settimane di regno e averlo riconquistato lo scorso 6 luglio.

“Sono a conoscenza di questa possibilità: di sicuro mentirei se dicessi che sono qui a Londra solo per giocare bene – ha spiegato Roger - Sono qui per vincere e cercare di rimanere numero uno al mondo”.

Per averne la certezza lo svizzero dovrà vincere i suo i tre match del round robin contro Andy Murray, Juan Martin del Potro e Fernando Verdasco. “Contro Andy ho giocato diverse belle partite e ci siamo anche affrontati nelle finali Atp dell’anno scorso, disputando un gran match. Certo, se lo battessi due volte qui vorrebbe dire che lui sarebbe arrivato in finale e io avrei vinto il torneo e tutti saremmo felice no? - Ha scherzato Roger – Prima di tutto però devo cominciare bene domenica contro Verdasco. Qui ogni partita è difficile e sia per me che per Rafa tutte le partite saranno impegnative. La situazione è diversa da un torneo del Grande Slam ma non è inferiore. E’ un format interessante, con tutti i giochi che meritano di essere qui per risultati eccezionali ottenuti quest’anno.”

Per l’elvetico, il discorso è valido anche per Rafa, nonostante lo spagnolo non abbia convinto al rientro in campo nella seconda metà della stagione dopo i problemi fisici che l’hanno costretto a saltare Wimbeldon. “Rafa ha iniziato l’anno alla grande dominando la prima parte di stagione - ha dichiarato Roger, sconfitto nella finale degli Australian Open proprio dall’iberico - Adesso ha ancora la possibilità di finire bene la stagione e tornare numero uno al mondo: non mi sembra una prospettiva così negativa”.

Prima di guardare agli avversari, però, Federer deve badare al “suo” tennis: fermo per sei settimane dopo la sconfitta in finale a Flushing Meadows contro Juan Martin Del Potro, Roger ha perso in finale a Basilea da Novak Djokovic e al debutto a Parigi-Bercy contro Julien Benneteau.

“Rientrare dopo una lunga pausa non è mai facile e Djokovic ha giocato molto bene a Basilea: dovevo alzare il mio livello di gioco ma non ci sono riuscito, forse proprio perchè non avevo giocato abbastanza – ha puntualizzato il vincitore di 15 Slam – A Parigi invece penso che il mio tennis fosse di buon livello e dovevo solo superare il primo turno per ingranare. Non ci sono riuscito ma nelle ultime due settimane mi sono allenato bene e io mio gioco è migliorato. Da Basilea e Parigi ho tratto informazioni importanti e credo che ne trarrò vantaggio qui a Londra”. Il premio sarebbe una prestigiosa vittoria e un bel primo posto in classifica...